Le donne che hanno lasciato un segno nella nostra storia sono ben 100 in tutto il mondo, donne che rimarranno sempre nei ricordi dell’umanità per la loro determinazione e per il successo nelle loro battaglie.
Non potendo citarle tutte né ricordiamo alcune, partendo da grandi donne italiane:
- Giovanna D’Arco
Vissuta nel 1400 riuscì a convincere il principe Carlo di Valois di essere stata scelta da Dio per guidare l’esercito francese alla vittoria, e così fu. Giovanna D’Arco, Patrona di Francia, è un vero e proprio simbolo di libertà e giustizia, protagonista della cultura popolare.
- Rita Levi Montalcini
A lei dobbiamo la scoperta e l’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa (NGF), per la quale ha vinto il premio Nobel per la medicina nel 1986. L’NGF in particolare è essenziale per la crescita e il mantenimento dei neuroni, oltre ad avere un ruolo importante nel sistema immunitario. E’ stata una delle più importanti scienziate del Novecento e fu senatrice a vita dal 2001 fino alla sua morte, nel 2012.
- Madre Teresa di Calcutta
Nel mondo religioso, Madre Teresa è uno dei simboli più importanti del Novecento. Fondatrice della congregazione religiosa cattolica delle Missionarie della Carità, Madre Teresa ha trascorso molto tempo in India, prendendosi cura degli “ultimi” affetti da gravi malattie come lebbra e HIV. Vincitrice del Premio Nobel per la Pace nel 1979, è morta nel 1997 e, nel 2003, è stata beatificata come “Beata Teresa di Calcutta”.
- Maria Montessori
Conosciuta per il metodo educativo che porta il suo nome, adottato in migliaia di scuole materne, elementari e superiori di tutto il mondo, Maria Montessori fu una delle prime donne a ottenere una laurea in medicina in Italia, e visse anche un’esperienza di prigionia in India durante la seconda guerra mondiale. Il suo pensiero pedagogico, incentrato sulla libertà e lo sviluppo delle potenziale del bambino, è rimasto un’eredità fondamentale per il mondo intero.
- Margaret Thatcher
E’ stata la prima donna Premier della storia del Regno Unito. Tutta la sua azione politica è incentrata su un’impronta rigidamente liberista, con tagli alla spesa pubblica e privatizzazione delle industrie nazionalizzate dopo la fine della guerra.
- Malala Yousafzai
E’ un'attivista pakistana vincitrice del Premio Nobel per la pace a soli 17 anni ha combattuto una dura e ambiziosa battaglia per il diritto all’istruzione negato alle donne del Pakistan. Nel 2012, mentre tornava a casa da scuola, un uomo le ha sparato alla testa, ma è riuscita a sopravvivere, dopo essere stata curata in Inghilterra. Nonostante le continue minacce, Malala continua a portare avanti la sua battaglia con tenacia, affinché il diritto all’istruzione diventi davvero universale.
- Marie Curie
Vissuta tra il 1867 e il 1934, il suo impegno la portò ad avere un ruolo di prim’ordine nel campo della fisica e della chimica scoprendo polonio (così chiamato proprio in onore della Polonia, la sua terra) e il radio, ma non ne registrò i brevetti, per lasciare il suo sapere a disposizione della comunità scientifica. Fu l’unica donna al mondo a vincere due Nobel, in due campi diversi: il Nobel per la Fisica nel 1903 e per la Chimica nel 1911.
Nonostante le varie difficoltà incontrate dalla donna ad emergere, in particolar modo nel passato, quando ancora la legge sulla parità dei sessi non era entrata in vigore, queste donne e tante altre sono la testimonianza che qualsiasi lotta portata avanti con determinazione, tenacia e passione può portare ad un cambiamento rivoluzionario in qualsiasi campo, scientifico, religioso, politico e sociale.
In ogni donna c’è una grande guerriera che può essere di ispirazione e stimolo a tante altre, mai rassegnarsi, mai darsi per vinte.
Per non dimenticare







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